Piano Transizione 4.0 (Industria 4.0): sistemi IoT e servizi innovativi per l’interconnessione uomo-macchina

Con WAY Transizione 4.0 (Industria 4.0) trasformi mezzi e macchinari speciali in sistemi intelligenti e interconnessi e accedi alle agevolazioni fiscali

  • Sistemi hardware e software per l’interconnessione uomo-macchina
  • Soluzioni personalizzate studiate, progettate e installate dai tecnici WAY
  • Analisi avanzata dei dati provenienti dai macchinari
  • Pianificazione e controllo delle lavorazioni in real time
  • Maggiore sicurezza per gli addetti e i macchinari
  • Credito di imposta del 20% fino al 2025

Con WAY Transizione 4.o (Industria 4.0) il futuro dei tuoi macchinari connessi comincia oggi

Il Piano di Transizione 4.0 (Industria 4.0) è un processo che sta portando a lavorazioni e produzioni sempre più automatizzate e interconnesse: una connessione intelligente e in tempo reale fra uomini, macchine e dispositivi. Tutto con un’unica piattaforma integrata WAY4Web.

  • Sistemi IoT e accessori per rendere interconnessi i macchinari su cui sono installati
  • Piattaforma cloud unica ed integrata per qualsiasi tipologia di macchinario
  • Tecniche avanzate per l’estrazione e l’analisi dei dati per garantire una riduzione significativa dei costi e tempi di lavoro
  • Infrastrutture informatiche affidabili e scalabili
  • API per integrazione dei dati tra sistemi diversi già in uso in azienda (CRM, ERP, gestionali)

Agevolazioni Fiscali 2023-2025

Proseguono fino al 2025 i contributi per gli investimenti in beni materiali nuovi, seguendo il modello “Industria 4.0”.

Possono beneficiare di questi incentivi le imprese residenti, le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, gli esercenti arti e professioni, le imprese agricole e marittime, a condizione che sia garantito il rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e il completo versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

I richiedenti devono dimostrare che i beni acquistati possiedano le specifiche tecniche richieste e siano interconnessi al sistema aziendale o alla rete di fornitura.

Per investimenti di valore unitario fino a € 300.000, è sufficiente una dichiarazione del rappresentante legale. Per valori superiori, è necessaria una perizia tecnica asseverata o un attestato di conformità.

Va sottolineato che le linee guida per stabilire cosa costituisca un “bene interconnesso” rimangono quelle delineate nella Circolare n. 4/E del 30 marzo 2017. Per essere considerato idoneo ai fini del beneficio, è essenziale che il bene in questione permetta:

  • la comunicazione di dati con sistemi aziendali interni (come, ad esempio, il sistema di gestione aziendale, di pianificazione, di progettazione e sviluppo del prodotto, di monitoraggio e controllo, sia locale che remoto, nonché con altre macchine presenti nello stabilimento) e con entità esterne (come clienti, fornitori, e partner coinvolti in progetti di sviluppo congiunto, altri impianti produttivi, componenti della catena di fornitura, ecc.), attraverso una connessione che si avvalga di protocolli e specifiche tecniche ben definite, riconosciute su scala internazionale (per esempio, protocolli come TCP-IP, HTTP, MQTT);
  • una identificazione univoca del dispositivo, indispensabile per garantire la tracciabilità dell’origine dei dati scambiati, utilizzando standard di indirizzamento universalmente accettati (quali, ad esempio, l’indirizzo IP).


Questi requisiti assicurano che il bene sia effettivamente integrato nel flusso informativo e produttivo dell’azienda, facilitando così la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei processi attraverso la condivisione e l’analisi dei dati.

Ecco le principali modifiche per il prossimo periodo, inclusi gli ordini accettati entro il 31 dicembre 2025:

  • il credito d’imposta è stato esteso per coprire investimenti fino al 30 giugno 2026, a patto che entro il 31 dicembre 2025 l’ordine sia stato accettato e siano stati versati acconti per almeno il 20% del valore dell’investimento. Importante notare che, a partire dal 2023, le aliquote e i massimali del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 sono stati rimodulati come segue:
  • 20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% per investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 5% per investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a un limite massimo di 20 milioni di euro

Queste aliquote resteranno invariate fino al 2025 e potranno essere utilizzate in compensazione delle imposte in tre esercizi fiscali, a partire dall’anno di interconnessione degli investimenti in beni Transizione 4.0 (Industria 4.0).

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023 è stato rifinanziato il programma della Nuova Sabatini, destinando risorse significative per il periodo 2023-2026. Questo supporta gli investimenti finanziati attraverso leasing convenzionato o finanziamenti dedicati, con un contributo erogato direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico alle micro, piccole e medie imprese, operanti in tutti i settori produttivi, ad eccezione del settore agricolo, primario e pesca.

Esplora anche le opportunità e le agevolazioni fiscali del Piano Transizione 5.0

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